FARMACIA IN HOLDING: PROTEZIONE PATRIMONIO E VANTAGGI FISCALI

Analisi di Bilancio
Data
11.10.2023
Autore
Matteo Rinaldi

Creare una Holding per la farmacia significa trasformare un’attività esposta in un sistema protetto, fiscalmente efficiente e pronto a crescere. Con il conferimento in Srl e la costituzione di una Holding familiare separi i beni personali da quelli aziendali, riduci la tassazione sugli utili (95% detassato ex art. 89 TUIR), proteggi immobili e patrimonio, pianifichi la successione e assicuri continuità alla tua impresa.

COME CREARE UNA HOLDING PER GESTIRE E PROTEGGERE LA FARMACIA

Ogni anno decine di farmacie entrano in crisi non per calo di clienti, ma per un contenzioso, un debito imprevisto o una lite tra eredi che travolge il titolare e mette a rischio anni di lavoro. Il problema è quasi sempre lo stesso: la gestione come ditta individuale. Una scelta che all’inizio sembra naturale – aprire e far funzionare la farmacia nel modo più semplice possibile – ma che, con la crescita del valore generato, diventa una fragilità pericolosa per il patrimonio familiare.

In una ditta individuale attività e beni personali si confondono: un pignoramento, una cartella esattoriale o una causa possono colpire in un colpo solo farmacia, casa e risparmi di famiglia. Anche il fisco diventa un ostacolo: gli utili sono tassati con le aliquote IRPEF fino al 43%, senza strumenti di pianificazione né possibilità di accantonamento strategico. Così ogni anno una parte importante di ciò che hai costruito viene erosa, rallentando la crescita del patrimonio e lasciandoti esposto.

Nemmeno il futuro è al sicuro: in caso di decesso del titolare, la farmacia diventa un bene indiviso tra eredi, con conflitti, blocchi gestionali e perfino rischio di vendita forzata.

Per chi guarda avanti, la risposta è la trasformazione della ditta individuale in Srl, che separa definitivamente beni personali e aziendali, e la successiva creazione di una Holding familiare. Questa architettura consente di detassare il 95% degli utili (art. 89 TUIR), accumulare risorse per nuovi investimenti, proteggere immobili e pianificare il passaggio generazionale in modo ordinato.

Un cambiamento che non è più rinviabile e che segna l’inizio di un nuovo modo di gestire la farmacia: dal rischio personale a un sistema solido e pianificato.


PERCHÉ LA GESTIONE INDIVIDUALE È UN RISCHIO PER IL FARMACISTA

Gestire una farmacia come ditta individuale significa legare indissolubilmente il patrimonio personale alle sorti dell’impresa. Più l’attività cresce, più cresce l’esposizione. Un contenzioso fiscale, una cartella esattoriale o una causa con un fornitore possono travolgere non solo l’azienda, ma anche la casa di famiglia e i risparmi accumulati. È una struttura che funziona finché tutto procede senza intoppi, ma che diventa una minaccia silenziosa quando il valore generato aumenta.

Il secondo punto critico è la fiscalità. In una ditta individuale ogni euro di utile viene tassato come reddito personale, con aliquote progressive che possono superare il 43%. Non esistono strumenti di pianificazione, non si possono creare riserve o reinvestire in modo ordinato: ciò che resta, dopo le imposte, è spesso insufficiente per finanziare crescita e innovazione. Alla lunga, il farmacista lavora molto e accumula poco, e il patrimonio rimane sempre esposto a imprevisti.

Ma il rischio più grande emerge al momento della successione. In assenza di una struttura societaria, la farmacia diventa un bene indiviso tra eredi: le decisioni si complicano, i conflitti si moltiplicano, l’operatività si blocca. In alcuni casi l’unica soluzione diventa la vendita forzata dell’attività, con la perdita di valore costruito in anni di lavoro.

Per evitare questo scenario serve un cambio di paradigma. Il primo passo è la trasformazione della farmacia in Srl, che attribuisce personalità giuridica all’impresa e separa definitivamente i beni personali da quelli aziendali. Da qui si apre la strada alla creazione di una Holding familiare, il veicolo che permette di canalizzare gli utili in modo fiscalmente vantaggioso (detassazione al 95% ex art. 89 TUIR), proteggerli da rischi operativi, pianificare il passaggio generazionale e reinvestire con continuità.

È il percorso che consente al farmacista di smettere di subire il sistema e di iniziare a gestirlo, passando da semplice titolare a vero imprenditore patrimoniale, con una visione di lungo periodo e strumenti adeguati per difendere e far crescere ciò che ha costruito.


FARMACIA IN HOLDING: COME FUNZIONA E PERCHÉ CONVIENE

Conferire la farmacia in una Holding non è un semplice adempimento, ma una scelta strategica che trasforma radicalmente il modo di gestire impresa e patrimonio. Significa passare da un’attività esposta a un sistema organizzato, fiscalmente efficiente e pronto a crescere nel tempo.

Il percorso inizia con la creazione di una Holding, di norma una Srl a partecipazione familiare, che diventa il centro di governo di tutto l’assetto. Accanto ad essa si costituisce la società operativa – anch’essa una Srl – nella quale viene conferita l’azienda farmacia. Per chi parte da una ditta individuale, il primo passaggio è la trasformazione in Srl, necessaria per attribuire personalità giuridica all’impresa e renderla trasferibile. Questa fase richiede una progettazione attenta: vanno considerati gli immobili, i beni non strumentali, le autorizzazioni, i contratti in essere e il corretto valore di licenza e avviamento.

Quando l’operazione è impostata correttamente, il conferimento può avvenire in regime di neutralità fiscale (art. 176 TUIR), evitando l’emersione di plusvalenze e di imposte immediate. In cambio, il titolare riceve quote della società operativa, che vengono allocate nella Holding secondo la strategia familiare concordata.

Da quel momento il flusso finanziario cambia completamente. Gli utili della farmacia affluiscono alla Holding e, grazie all’art. 89 TUIR, sono detassati al 95%. Questo si traduce in decine di migliaia di euro in più ogni anno da destinare ad acquisti immobiliari, apertura di un secondo punto vendita o progressivo inserimento dei figli nella compagine sociale. Non è solo un risparmio fiscale: è la possibilità di trasformare il lavoro quotidiano in un vero patrimonio familiare.

L’impatto è evidente: una farmacia con 150.000 euro di utili netti, gestita come ditta individuale, può arrivare a pagare oltre 60.000 euro di IRPEF e addizionali. Con la Holding, solo 7.500 euro concorrono a base imponibile IRES: il resto rimane nella struttura, disponibile per reinvestimenti o riserva.

Nel lungo periodo, la Holding apre la strada al regime PEX (Participation Exemption), che riduce in modo significativo la tassazione sulle plusvalenze in caso di cessione della società operativa. Questo mantiene aperte tutte le opzioni strategiche: trasmettere la farmacia ai figli, venderla, oppure utilizzarla come base per un gruppo più grande.

Una Holding progettata su misura non è un semplice contenitore, ma un’architettura patrimoniale che protegge, organizza e rende trasmissibile il lavoro di una vita, garantendo continuità e solidità all’impresa anche oltre il titolare.


HOLDING E SUCCESSIONE FARMACIA: COME GARANTIRE CONTINUITÀ E PROTEZIONE FAMILIARE

La solidità di una farmacia non si misura solo dai bilanci, ma dalla capacità di sopravvivere al fondatore e di garantire continuità nelle generazioni. Il passaggio generazionale è una delle fasi più delicate per qualsiasi impresa familiare e, quando non viene pianificato, può trasformarsi in un momento di crisi: conflitti tra eredi, blocchi decisionali, imposte di successione inattese e perdita di valore dell’attività.

Una Holding ben progettata offre un quadro chiaro e ordinato per gestire questa transizione. Le partecipazioni possono essere trasferite gradualmente ai figli, attraverso donazioni o patti di famiglia, mantenendo al contempo il controllo direzionale e garantendo continuità operativa. Questo evita di lasciare un’eredità caotica e trasforma la successione in un processo ordinato, con regole di governance chiare e condivise.

La Holding consente inoltre di differenziare i diritti tra i vari eredi, stabilendo meccanismi di prelazione, criteri di liquidazione o obblighi di permanenza, prevenendo così conflitti futuri. Nei casi di famiglie con più rami, è possibile personalizzare i quorum decisionali, inserire diritti di veto su scelte strategiche e nominare organi di controllo per mantenere equilibrio e continuità.

Dal punto di vista fiscale, il trasferimento delle quote della Holding può beneficiare – se rispettati i requisiti – di un’imposta ridotta o addirittura nulla, evitando che l’intera farmacia entri in successione diretta con le relative complicazioni operative e fiscali. Si trasmette così un asset ordinato e immediatamente operativo, non un insieme di rapporti giuridici da ricostruire.

Ma avere una Holding non è sufficiente: occorre un progetto su misura. Lo statuto deve stabilire chi decide, con quali maggioranze, cosa accade in caso di morte, divorzio, uscita o conflitto. La qualità di questo impianto giuridico è ciò che distingue una struttura fragile da un sistema capace di resistere nel tempo.

Se oggi la farmacia ruota ancora attorno a una sola persona, il momento per pianificare è adesso: una Holding costruita correttamente diventa lo strumento che garantisce continuità, serenità e un passaggio generazionale senza traumi, preservando il valore costruito in anni di lavoro.


HOLDING E IMMOBILI: COME SEPARARE LA FARMACIA DAL PATRIMONIO PER PROTEGGERE E OTTIMIZZARE

In moltissime farmacie, la sede è ancora di proprietà del titolare e intestata alla persona fisica. Finché tutto procede senza problemi, questa scelta può sembrare naturale. Ma basta un contenzioso fiscale, un debito imprevisto o una separazione coniugale per mettere a rischio contemporaneamente azienda e immobile. Il patrimonio familiare diventa un tutt’uno con il rischio operativo dell’attività.

Separare la proprietà dell’immobile dalla gestione della farmacia non è solo una cautela, ma una strategia di protezione e ottimizzazione. Intestando la sede alla Holding e stipulando un contratto di locazione con la società operativa, il bene viene sottratto ai rischi diretti dell’attività e il canone diventa un costo deducibile per l’impresa, generando al tempo stesso un reddito tassato in capo alla Holding con un’aliquota più favorevole.

Questo modello consente di concentrare all’interno della Holding tutti gli immobili di interesse familiare – sede della farmacia, magazzini, locali commerciali, appartamenti – creando un patrimonio separato, ordinato e facilmente trasferibile. In caso di successione, non si ereditano beni indivisi ma quote di una società con governance e regole già stabilite, evitando conflitti tra eredi.

La gestione degli immobili in Holding apre inoltre la strada a operazioni evolute:

  • Rivalutazioni o affrancamenti con un’unica strategia fiscale.
  • Scissioni parziali per separare il ramo immobiliare dall’attività operativa.
  • Cartolarizzazioni per trasformare il valore degli immobili in liquidità e finanziare la crescita.
  • Trasferimenti infragruppo senza subire l’imposizione piena di un atto tra privati.

Un immobile in Holding non è solo protetto: è governato. Può produrre reddito, costituire garanzia per nuove iniziative, essere destinato a finalità familiari o restare vincolato come asset strategico, sempre sotto una regia coerente e fiscalmente efficiente.

Continuare a gestire farmacia e immobili come un unico blocco significa esporre tutto a un unico rischio. Separarli tramite Holding è il passo che trasforma un bene vulnerabile in un asset blindato e ottimizzato, capace di generare valore anche nel lungo periodo.


DA DITTA INDIVIDUALE A HOLDING: IL CASO DI UNA FARMACIA

Una storica farmacia napoletana, attiva da oltre un secolo, era arrivata a un punto di svolta. Gli utili crescevano di anno in anno, ma erano interamente tassati con aliquote IRPEF progressive, il patrimonio immobiliare restava intestato alla persona fisica e i potenziali eredi non avevano alcuna posizione giuridica definita. Una recente cartella esattoriale aveva fatto emergere con chiarezza la vulnerabilità della struttura: un singolo evento avrebbe potuto compromettere sia l’attività sia la casa di famiglia.

Il titolare ha scelto di intervenire con un progetto strutturato e si è rivolto a Matteo Rinaldi per ridisegnare l’assetto societario. La prima fase è stata il conferimento della ditta individuale in Srl, eseguito in regime di neutralità fiscale (art. 176 TUIR) e con una valorizzazione puntuale di licenza, avviamento e contratti, in modo da garantire la continuità operativa.

È seguita la costituzione di una Holding familiare, con la partecipazione del fondatore e dei tre figli. Non si è trattato di una semplice divisione di quote, ma di una governance calibrata: quorum rafforzati per le decisioni strategiche, clausole di prelazione per evitare ingressi indesiderati, regole di liquidazione e permanenza per prevenire conflitti futuri.

Infine, sia la Srl operativa sia gli immobili sono stati conferiti nella Holding, con la formalizzazione di contratti di locazione che separano il rischio aziendale dal patrimonio immobiliare e rendono i canoni deducibili.

Oggi gli utili affluiscono alla Holding e sono tassati solo sul 5% (art. 89 TUIR), liberando oltre 50.000 euro all’anno da destinare a investimenti strategici: apertura di un secondo punto vendita, acquisizione di immobili e partecipazioni in altre società. La struttura è già pronta per beneficiare del regime PEX in caso di futura cessione e il fondatore ha avviato un piano di donazioni progressive delle quote, che ha inserito i figli nella compagine sociale senza blocchi operativi.

Quella che era un’impresa vulnerabile è diventata un gruppo familiare con patrimonio autonomo, regole chiare e una direzione strategica per i prossimi vent’anni. La scelta di intervenire tempestivamente ha trasformato un potenziale rischio in una leva di crescita e continuità.


APPROFONDIMENTI


CONCLUSIONI: COME CREARE UN GRUPPO SOCIETARIO PER PROTEGGERE LA FARMACIA

Il caso della farmacia napoletana dimostra quanto un progetto di riorganizzazione possa cambiare il destino di un’impresa familiare. Non è un adempimento burocratico, ma una vera strategia: conferimento in Srl per dare personalità giuridica all’attività, creazione di una Holding familiare per centralizzare la governance, separazione degli immobili per proteggerli dai rischi operativi e pianificazione successoria per garantire continuità. Ogni passaggio è stato calibrato per blindare il patrimonio e creare un sistema capace di generare valore per decenni.

Come ha spiegato Matteo Rinaldi nell’intervista su La Repubblica (“Creare una Holding di famiglia: tutti i consigli per farlo al meglio”), la differenza tra un’impresa vulnerabile e una solida sta nella capacità di integrare diritto, fiscalità e governance in un’unica regia. Non esistono soluzioni standard: occorre un disegno su misura che tenga conto della storia della farmacia, della composizione familiare e degli obiettivi futuri.

Molti farmacisti oggi lavorano in una struttura che funziona solo finché tutto va bene: utili tassati fino al 43%, immobili intestati alla persona fisica, successione non regolata. Ogni mese senza un progetto di protezione aumenta il rischio di conflitti tra eredi, contenziosi o interventi esterni che possono compromettere anni di lavoro.

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La consulenza non è teoria né modulistica standard: è un intervento tecnico che ordina, scrive clausole vincolanti e costruisce un impianto capace di superare verifiche fiscali, revocatorie e conflitti interni. Non si limita a difendere: consolida il comando e trasforma la protezione in continuità e potere decisionale duraturo.


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